Gra-fico-PRO VS Gra-furbetto. Parte 2

Continuo sul tema dei rischi di affidarsi a un grafico improvvisato.

Nel primo post ho accennato agli aspetti legali, in particolare al rischio di ritrovarsi con un multone per aver usato immagini senza detenerne i diritti.

Oggi vorrei aprlare di qualcosa di immediatamente tangibile. Gli errori di stampa. Non aprlo solo di errorucci di battitura come scrivere aprlo e aprlare con lettere invertite. Sono fastidiosi ed è antipatico trovarsi con un lavoro stampato che ne contiene. Nel migliore dei casi possiamo ipotizzare un refuso su cui decidiamo di soprassedere, magari una virgola staccata dalla parola prima. Pochi se ne accorgeranno e magari il messaggio non ne sarà penalizzato. Ma se l’errore è più serio si è costretti a ristampare. Magari siamo fortunati e buttiamo via 30-50 euro di volantini, magari siamo un po’ meno fortunati e buttiamo via 1000 euro di libri. Siori e siore, chi offre di più?

Chi paga?

Di certo non lo stampatore. Magari è gentile e ci concede uno sconto sulla ristampa, ma sarebbe, come si suol dire, “bontà sua”.

Chi paga?

Il Gra-furbetto?

Ma se ha guadagnato una miseria! Non “ce li ha” neanche i soldi per la ristampa. Se poi è il figlio quattordicenne di nostro cugino… beh, ci manca il coraggio di chiedere un risarcimento.

 

Insomma un grafico poco professionale dà una forte percentuale di rischio al lavoro, perché è molto più facile che incorra in errori da principiante o da ignorante e le conseguenze possono intaccare i nostri amati portafogli.

Vediamo qualche altro esempio.

 

Tempo fa un cliente a me caro mi ha mostrato un lavoro di cui possedeva solo il pdf di stampa. Mi ha chiesto se era possibile apportare modifiche ai testi, direttamente sul pdf. Purtroppo il lavoro conteneva moltissimi testi. Allora ho esordito spiegando che intervenire pesantemente sui pdf di stampa non è consigliabile, che cambiando i testi nel pdf possono saltare i font, ad esempio alcuni caratteri potrebbero essere sostituiti da altri in modo insensato e…
Beh, non ho fatto tempo a spiegare di più, perché lui stesso ha esclamato “Proprio quello che è successo a Pinkopallo!” (Ovviamente non ha detto Pinkopallo, ma il nome del grafico con cui aveva lavorato precedentemente; non lo ricordo e non lo inserirei anche se lo sapessi). Insomma, una mancata conoscenza tecnica potrebbe compromettere un lavoro dall’inizio alla fine. E po1 @ vostro 1l lavoro che @ 1nut1l1zzab1le per v1a delle lettere 1nsensate!

O ancora. Torniamo a qualche anno fa, quando eravamo passati da poco a Indesign CS2. Che bello non dover inviare allo stampatore le immani raccolte dati di XPress, che belli i pdf! Che bella la compatibilità col psd! Ok, a voi importa poco, ma per me è stato un passaggio meraviglioso. Insomma erano momenti di grande innovazione, e quando una tecnologia circola da poco è più facile che anche il tecnico più abile compia un errore. Ed ecco l’episodio: realizzai un opuscolo in 16 pagine, dandomi alla pazza gioia inserendo psd e trasparenze e effetti di moltiplicazione del colore. Il cliente l’approvò dopo le dovute correzioni e modifiche e si arrivò alla stampa. Controllammo le ciano (io, due correttori e i capi) e demmo l’ok alla stampa. E quando ricevemmo gli opuscoli il retro di copertina era viola invece che blu. Cosa farebbe un grafico improvvisato? Si lamenterebbe, “In ciano la quarta era blu, in stampa viola”. E lo stampatore (che ama il proprio portafogli quanto noi amiamo il nostro) risponderebbe che i colori delle ciano non sono affidabili (davvero, lo farebbe, con me ci ha provato). Difficile ribattere. Almeno se non si ha ben presente il processo di stampa. Allora su può ribattere che lo stesso blu negli interni è rimasto blu e quindi non è un’imprecisione della ciano. Ma per mettere davvero i puntini sulle i sarebbe bene far notare che il problema è palesemente nato dall’aver usato un RIP per la ciano e uno diverso per la stampa, e il secondo ha gestito male una trasparenza. Non credo che questo il figlio del cugino lo sappia.

E così ho fornito un altro paio di esempi su come possa essere rischioso affidarsi a una grafico improvvisato, come qualcuno che non conosca bene le regole teoriche (e vi lasci una bella collezione di refusi) o che non abbia qualche nozione tecnica. A presto per altri esempi o altri argomenti!